La mia esperienza lavorativa a Cork
Durante il mese di settembre ho svolto un'esperienza lavorativa a Cork.
Il primo luogo di lavoro a cui sono stata assegnata era un B&B in città in cui ho lavorato all'incirca per una settimana. Le mansioni che svolgevo giornalmente erano più o meno le stesse (cambiare o rifare i letti, fare le lavatrici e tirare l'aspirapolvere) ed entrambi i titolari (marito e moglie) sono sempre stati molto gentili e disponibili nei miei confronti. I due problemi che però ho riscontrato erano piuttosto gravi: di clienti la mattina non ce n'erano e di conseguenza non riuscivo a parlare inglese; inoltre il mio turno lavorativo finiva alle 12 (iniziando alle 9.30 circa) e il pomeriggio non avevo attività da svolgere.
Per queste ragioni ho deciso di cambiare lavoro e sono stata trasferita nell'ufficio marketing di Eazycity, insieme ad altre mie compagne. Come nel caso del B&B, i manager sono stati molto cordiali e presenti in caso di dubbi. I miei compiti erano solitamente quelli di scrivere articoli in inglese per il blog della compagnia su svariati argomenti (dalla mia esperienza alla tradizione del te pomeridiano) e scrivere report (sempre in inglese) sulla base di informazioni di Excel.
Nel complesso, credo che con questa esperienza io abbia migliorato le mie capacità di scrittura in lingua inglese e quelle informatiche in Excel, oltre a nuove conoscenze più pratiche (grazie alla settimana passata al Lodge).
Vivendo in famiglia, ho avuto l'occasione di parlare spesso con la mia hostmum. In particolare, mi ha interessato il discorso sulle condizioni di vita in Irlanda: per i giovani (anche per quelli stranieri) non è difficile trovare un posto di lavoro fisso, ma il problema sopraggiunge per quanto riguarda gli appartamenti. Questi infatti sono molto costosi, sia fuori che in centro, e spesso mandano all'aria metà degli stipendi delle persone. Inoltre ci ha anche spiegato di come negli ultimi anni, per risollevarsi dalla crisi, l'Irlanda abbia deciso di tassare in particolare le persone che usano un quantitativo maggiore di combustibili fossili: in questo modo il Paese spende meno nell'acquisto di essi e nello stesso tempo rappresenta un vantaggio per l'ambiente. In poco tempo dunque, in tutto il territorio irlandese sono state costruite molte centrali idroelettriche e numerose pale eoliche, per far diventare quest'isola ancora più verde.
Il primo luogo di lavoro a cui sono stata assegnata era un B&B in città in cui ho lavorato all'incirca per una settimana. Le mansioni che svolgevo giornalmente erano più o meno le stesse (cambiare o rifare i letti, fare le lavatrici e tirare l'aspirapolvere) ed entrambi i titolari (marito e moglie) sono sempre stati molto gentili e disponibili nei miei confronti. I due problemi che però ho riscontrato erano piuttosto gravi: di clienti la mattina non ce n'erano e di conseguenza non riuscivo a parlare inglese; inoltre il mio turno lavorativo finiva alle 12 (iniziando alle 9.30 circa) e il pomeriggio non avevo attività da svolgere.
Per queste ragioni ho deciso di cambiare lavoro e sono stata trasferita nell'ufficio marketing di Eazycity, insieme ad altre mie compagne. Come nel caso del B&B, i manager sono stati molto cordiali e presenti in caso di dubbi. I miei compiti erano solitamente quelli di scrivere articoli in inglese per il blog della compagnia su svariati argomenti (dalla mia esperienza alla tradizione del te pomeridiano) e scrivere report (sempre in inglese) sulla base di informazioni di Excel.
Nel complesso, credo che con questa esperienza io abbia migliorato le mie capacità di scrittura in lingua inglese e quelle informatiche in Excel, oltre a nuove conoscenze più pratiche (grazie alla settimana passata al Lodge).
Vivendo in famiglia, ho avuto l'occasione di parlare spesso con la mia hostmum. In particolare, mi ha interessato il discorso sulle condizioni di vita in Irlanda: per i giovani (anche per quelli stranieri) non è difficile trovare un posto di lavoro fisso, ma il problema sopraggiunge per quanto riguarda gli appartamenti. Questi infatti sono molto costosi, sia fuori che in centro, e spesso mandano all'aria metà degli stipendi delle persone. Inoltre ci ha anche spiegato di come negli ultimi anni, per risollevarsi dalla crisi, l'Irlanda abbia deciso di tassare in particolare le persone che usano un quantitativo maggiore di combustibili fossili: in questo modo il Paese spende meno nell'acquisto di essi e nello stesso tempo rappresenta un vantaggio per l'ambiente. In poco tempo dunque, in tutto il territorio irlandese sono state costruite molte centrali idroelettriche e numerose pale eoliche, per far diventare quest'isola ancora più verde.
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